Il Castello di Arcano superiore, magnificamente conservato e tuttora abitato, sorgeva in origine nei pressi della chiesetta di San Mauro, sulle rive del Corno. Per motivi difensivi e strategici venne successivamente ricostruito nel luogo dove tutt’oggi si trova. Gli ampliamenti strutturali probabilmente risalgono al XIII secolo. È certo che dal XII secolo appartenne alla famiglia dei Tricano, marescalchi e gonfalonieri ereditari del patriarca di Aquileia.
Il Castello d’Arcano fu scenario di un misterioso fatto occorso nel XVII secolo, che vide Francesco d’Arcano uccidere per gelosia a pugnalate la moglie, che fu ritrovata murata agli inizi del XX secolo durante dei lavori di restauro.
Il castello ancora oggi presenta il suo suggestivo aspetto medievale, con le cortine merlate alla guelfa, la caratteristica doppia torre e il possente mastio con, in sommità, un’elegante fila di bifore tardo romaniche. All’interno si trovano una saletta affrescata da Andrea Urbani e varie sale con camini e portali realizzati da Raffaello de’ Raffaelli.
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